Il valore di un sogno
Arrex Le Cucine festeggia a Mansuè i 50 anni di attività
«Se puoi sognarlo, puoi farlo».
È una massima, attribuita a Walt Disney, visionario creatore di Topolino e si presta a rappresentare l’ideale sintesi del valore della storia di Arrex-1, l’azienda di cucine del gruppo ATMA che venerdì 12 maggio ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività a Mansuè.
Un sogno nato nel 1973 e alimentato nel tempo dalla figura carismatica di Flavio Polesello, vulcanico condottiero fino alla prematura scomparsa nel 2015.
Se l’intuizione iniziale di successo dei fondatori Giovanni e Iginio Polesello e Alberto Maronese fu quella di produrre le ante delle cucine in legno massiccio, laddove il mercato fino ad allora era dominato dai mobili in laminato, quella di Flavio, entrato come dipendente dopo il servizio militare e poi divenuto socio, fu quella di espandere la visione prospettica oltre la semplice realizzazione e commercializzazione di mobili.
«Mio padre traghettò l’azienda nella modernità – spiega la figlia Elisa, attuale amministratrice delegata di Arrex-1 – aprendo la via agli arredi contemporanei pur mantenendo una linea di produzione classica ancora richiesta. Aveva inoltre intuìto l’importanza di affiancare l’imprenditoria “muscolare” a progettualità “sensibili”, culturali e sportive, non legate strettamente al mondo delle cucine».
Così sono nati il Pala Arrex di Jesolo, le collaborazioni con il Giffoni Film Festival, con le Frecce Tricolore, con la Sisley Treviso e molte altre iniziative di cui Flavio Polesello rimaneva affascinato e che interpretava non in termini di sponsorizzazione ma di sostegno attivo e sinergia ispiratrice. Amava affiancarsi di giovani perché riteneva che da loro potessero arrivare sempre idee originali e stimoli per affrontare le nuove sfide lavorative e personali.
«Gestiva l’azienda come una famiglia – rimarca ancora Elisa in un passaggio del video proiettato durante la serata in azienda di fronte a 500 invitati tra fornitori, dipendenti e soci – il senso di appartenenza e il coinvolgimento di tutti erano per lui determinanti a volte più del fatturato. Viveva sulla propria pelle la responsabilità di “dar da mangiare” a 150 persone, la stessa che sento io oggi che ne raccolgo il testimone alla guida dell’azienda».
Aspetti questi, sottolineati sul palco dell’evento anche dalle autorità intervenute, su tutti Sergio Bini, Assessore alle Attività Produttive del Friuli Venezia Giulia e Claudio De Nadai, delegato Piccola Industria di Confindustria Veneto Est, che hanno confermato il valore del traguardo dell’azienda e la lungimiranza di uomini illuminati che hanno segnato il carattere dell’imprenditoria del Nord Est.
«Ho lavorato fianco a fianco a mio padre – conclude Elisa – in me scorrono i suoi stessi cromosomi corsari. Il mio obiettivo è rimanere coerente con il suo spirito ma volgendo ancor di più lo sguardo al futuro e all’innovazione dell’azienda, sempre attenta alle evoluzioni dei materiali, delle tecnologie e del design. I nostri 50 anni li vogliamo raccontare in giorni, perché ci piace pensare che ogni storia, grande o quotidiana che sia, inizi sempre al mattino dalla cucina».